Riformulazioni efficaci: concentrati sul significato e non sui dati di contesto

Cos’è la riformulazione

La riformulazione è una delle abilità di counseling fondamentali, e consiste nel ripetere gli aspetti più importanti che emergono nelle varie fasi di un colloquio di aiuto (i colloqui di consulenza di orientamento sono colloqui di aiuto).

Su cosa riformulare esattamente? E’ necessario distinguere fra dati di contesto e significato. Quando un utente ci parla della sua situazione, fornisce inevitabilmente una serie di dati: dettagli sulle circostanze, le persone coinvolte, le azioni intraprese. Questi elementi sono importanti per comprendere il quadro generale, ma non sono quello su cui dobbiamo concentrarci nella riformulazione. Al contrario, il significato è relativo a come l’utente/ cliente vive e interpreta a situazione che ci sta raccontando. Durante un colloquio di aiuto, dobbiamo chiederci costantemente, con riferimento al cliente/utente: quali sono le sue emozioni, i suoi desideri, le sue preoccupazioni? Cosa sta cercando di comunicarci attraverso i fatti ci sta raccontando?

Ad esempio nella frase:

  • Nell’ultimo mese a causa di una ristrutturazione aziendale hanno ridotto gli addetti con la mia qualifica nel mio reparto che produce motori elettrici, e siccome il contratto di lavoro lo prevede sono costretto a fare molte ore di straordinario obbligatorie. Per questo motivo non ho tempo per svolgere il mio sport preferito

gli elementi di contesto sono le informazioni relative a:

  • dimensione temporale
  • ristrutturazione aziendale,
  • riduzione addetti,
  • norme contratto di lavoro,
  • ore di straordinario aumentate.

Il significato, invece, riguarda l’impatto personale della situazione: come il cliente vive e interpreta ciò che sta accadendo. Nel caso specifico, il significato potrebbe essere espresso così:

  • Sento di aver perso il controllo sul mio tempo.
  • Mi manca il mio sport preferito.

Come riformulare in modo efficace

La riformulazione dovrà concentrarsi non sui dati di contesto, ma sul significato, e solo in questo modo l’operatore dimostrerà una comprensione profonda delle emozioni e dei bisogni espressi. Seguendo l’esempio precedente, riformulazioni efficaci potrebbero essere:

  • In altre parole, sente di aver perso il controllo sul suo tempo.
  • Quindi, ciò che le manca davvero è il piacere di dedicarsi al suo sport preferito.

Oppure, se vogliamo orientare la conversazione verso la ricerca di soluzioni:

  • In altre parole, vorrebbe trovare un modo per ritagliarsi del tempo per sé nonostante le pressioni lavorative.

Immaginiamo un altro scenario, stavolta in un colloquio di sostegno psicologico. Un utente ci dice:

  • Da quando mia moglie mi ha lasciato per un altro uomo, non riesco più a concentrarmi sul lavoro. Continuo a pensare a loro due insieme e mi sento un fallito.

In questo caso, i dettagli sulla separazione e sui problemi di concentrazione sono il contesto, mentre il significato centrale è il senso di tradimento, gelosia e il colpo all’autostima.

Una possibile riformulazione potrebbe essere:

  • Mi sta dicendo che questo evento l’ha profondamente ferito e scosso la sua sicurezza in se stesso.

Così facendo, dimostriamo di aver colto le emozioni chiave e apriamo uno spazio per esplorare ulteriormente questi temi.

Errori comuni nella riformulazione

Nelle simulazioni che facciamo nella prima fase della formazione alle abilità di counseling, alcuni dei miei corsisti tendono a riformulare riportando anche i dati di contesto, la riformulazione così diventa principalmente un esercizio di memoria, che consiste nel ripetere il più possibile delle informazioni comunicate dal cliente / utente.

Al contrario, la riformulazione deve essere principalmente un esercizio di comprensione del significato, cioè di quello che il cliente / utente ha voluto comunicarci.

In quali casi riformulare anche su elementi di contesto

Le riformulazioni si concentreranno su singoli elementi di contesto solo quando sono tali elementi sono funzionali alla prosecuzione del colloquio, ad esempio per la definizione di un obiettivo e un piano d’azione.

Supponiamo che il cliente desideri migliorare la gestione del proprio tempo. In questo caso, l’operatore potrebbe dire:

  • Capisco che le ore di straordinario obbligatorio siano un vincolo legato al contratto. Le va di parlare di come organizzare il suo tempo libero in modo più efficace?

In questo caso, il dato di contesto – gli straordinari obbligatori – viene integrato nella riformulazione perché è essenziale per lavorare su un possibile obiettivo.

Come imparare le abilità di counseling utili per l’orientamento

Se vuoi imparar a usare le abilità di counseling nell’orientamento puoi seguire uno dei miei corsi dedicati a questo tema.

Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. Riproduzione riservata. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.