A cosa serve l’analisi della domanda in un colloquio di orientamento
L’analisi della domanda è la prima fase del colloquio di orientamento. Nella fase iniziale l’orientatore deve capire qual è il motivo per cui la persona viene a colloquio. Se l’orientatore non capisce qual è l’aiuto che la persona cerca non sarà in grado di aiutarla.
L’analisi della domanda viene svolta con una frase del tipo: ‘Come posso aiutarla?’
Il rinvio ad altri servizi
Alcune volte il bisogno dell’utente non è di natura orientativa. Ad esempio alla domanda iniziale l’utente potrebbe rispondere: ‘Non ho i soldi per pagare l’affitto’. In questo caso l’utente ha un problema di competenza dei servizi sociali del comune.
L’orientatore inviterà l’utente a rivolgersi ai servizi sociali, oppure chiamerà lui stesso un assistente sociale del comune.
La richiesta dell’utente fa emergere anche un problema orientativo, ad esempio la persona non ha i soldi per pagare l’affitto perché è senza lavoro o ha un lavoro pagato poco.
Se questa è la situazione, l’orientatore proporrà alla persona un aiuto per condurre una ricerca di lavoro efficace.
Uno schema logico per l’analisi della domanda orientativa
Quali sono le operazioni logiche di un consulente di orientamento quando lavora con una persona adulta?
Il problema dell’utente è di natura orientativa?
La prima domanda che si fa è: L’utente mi porta un problema orientativo? Se no, il consulente fa un rinvio al servizio o alla figura professionale che può occuparsi del problema dell’utente. E lo stesso farà nei casi in cui si renda conto che l’utente ha un problema orientativo ma anche altri tipi di problema (depressione, scarse abilità sociali, indigenza e così via). Se l’utente ha un problema orientativo allora il colloquio prosegue.
Il problema orientativo è di natura informativa?
Il problema orientativo è di natura solo informativa? Se sì il consulente fornisce le informazioni e/o aiuta l’utente a mettere a punto un piano per reperire le informazioni oppure, se presso il suo luogo di lavoro c’è un sevizio dedicato all’erogazione di informazioni orientative, rimanda l’utente a tale servizio. Se invece l’utente non ha un problema di natura informativa il colloquio prosegue.
Qual è il problema di consulenza orientativa?
L’utente ha un problema di consulenza orientativa? Se sì il consulente inizia a lavorare sul tipo di problema, in particolare i casi più comuni sono tre:
L’utente non ha una professione obiettivo o non ce l’ha realistica. In questo caso il consulente può proporre un bilancio di competenze oppure svolgere una consulenza non strutturata rivolta alla definizione di un obiettivo professionale.
L’utente ha una professione obiettivo ma ha una impiegabilità scarsa e non sa come strutturare un percorso di professionalizzazione per migliorarla. In questo caso il consulente lavora per mettere a punto un piano d’azione per il miglioramento delle competenze dell’utente.
Questo piano d’azione dovrebbe essere strutturato tenendo conto dello stile di apprendimento preferito dell’utente e dei suoi vincoli relativi al tempo disponibile, alla somma da spendere per pagare percorsi formativi formali, all’offerta formativa accessibile per l’utente.
Un’altra direzione di miglioramento dell’occupabilità, in alcuni casi, è aiutare l’utente a rivedere le sue rigidità lavorative. Se ad esempio l’utente cerca un lavoro solo part time, o a non più di 15 minuti da casa, etc. le sue possibilità di trovarlo saranno ridotte. Sulle determinanti dell’occupabilità vedi il mio articolo Impiegabilità. Occupabilità. Definizione
L’utente ha una professione obiettivo e una occupabilità sufficiente per essere preso in considerazione dai possibili datori di lavoro ma non sa come condurre una ricerca di lavoro efficace. In questo caso il consulente aiuterà l’utente a migliorarla, lavorando, a seconda dei casi, sulla strutturazione degli strumenti di ricerca (curriculum, messaggio di accompagnamento del curriculum, eccetera), sul numero di contatti settimanale, sulla prevenzione della demoralizzazione e così via.
Vedi il mio articolo Come condurre un colloquio di orientamento? Le tecniche migliori e poi anche Esempi di colloqui di orientamento.
La gestione del colloquio di orientamento è trattata nel mio corso La gestione del colloquio di orientamento e nel Master in orientamento degli adulti. Vedi l’elenco dei miei corsi.
Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.