Come promuovere e supportare l’apprendimento in autonomia (il proprio e quello dei propri utenti)

Cos’è l’apprendimento in autonomia

I percorsi di apprendimento formali sono  caratterizzati dalla presenza di un docente, da contenuti e calendario già decisi in anticipo dall’organizzazione responsabile della formazione e da un setting d’aula tradizionale.

L’apprendimento in autonomia (o autoregolato, autodiretto, in inglese self directed learning, d’ora in poi ogni tanto, per non appesantire il testo, userò la sigla AA) è quel tipo di apprendimento che avviamo volontariamente al di fuori di percorsi formativi formali.

Rientrano ad esempio nell’apprendimento in autonomia, una volta che abbiamo definito un obiettivo di apprendimento, leggere un libro, un articolo o i contenuti di un sito web o di un forum; osservare una persona che svolge una determinata mansione direttamente o su video, confrontarsi con un collega su come lui o noi svolgiamo un determinato compito lavorativo, chiedere un feedback a una persona che ha utilizzato i nostri servizi, riflettere su come svolgiamo un compito lavorativo, meglio se utilizzando una griglia di auto osservazione e scrivendo in un report o diario le nostre considerazioni.

Gran parte del nostro apprendimento è AA. Tuttavia l’AA ha ricevuto un grosso impulso grazie all’enorme quantità di informazioni (incluse quelle su video) disponibili nel Web, alla possibilità di comunicare via Internet con altre persone impegnate in progetti di AA o con esperti, alla diffusione nelle varie regioni italiane di sistemi che permettono di certificare il proprio apprendimento avvenuto al di fuori di percorsi di apprendimento formali.

Nell’orientamento l’AA è utile per promuovere il miglioramento dell’occupabilità di utenti che hanno vincoli temporali o finanziari che impediscono di seguire percorsi formativi formali.

In contesti aziendali l’AA è utile per aiutare ciascun dipendente a mettere a punto dei piani di miglioramento individuali; in contesti formativi l’AA è utile quando il numero dei discenti non è sufficiente a far partire una aula completa.

Inoltre l’AA è la modalità di apprendimento maggiormente utilizzata dagli operatori dei settori formazione e orientamento per migliorare le proprie conoscenze e capacità. Per questi motivi è utile che formatori e operatori di orientamento siano in grado di supportare il proprio AA e quello dei propri utenti.

Differenze fra apprendimento in autonomia e apprendimento informale

Poiché presuppone un apprendimento intenzionale, l’AA è cosa diversa dall’apprendimento informale, che è quell’apprendimento che avviene nella vita quotidiana senza un esplicito desiderio di apprendere.

Master in Orientamento degli adulti
Master in Orientamento degli adulti

I vantaggi dell’apprendimento in autonomia

Fra vantaggi dell’apprendimento in autonomia rientrano la possibilità di scegliere i contenuti, il luogo, i giorni e l’orario in cui studiare, il costo nullo o limitato, l’utilizzo di modalità di apprendimento diverse dalla classica lezione frontale con cui molti adulti sono a disagio. Tuttavia, nonostante i molti vantaggi, l’AA richiede una serie di accorgimenti che per una parte delle persone che intendono utilizzarlo non sono di facile padroneggiamento, e questo crea la necessità di un supporto offerto da terzi.

Esistono molti articoli teorici sull’apprendimento in autonomia, ma per portare benefici reali l’AA va innanzitutto studiato e appreso nei suoi aspetti operativi. Questo articolo spiega brevemente come promuovere e supportare il proprio AA e quello dei propri utenti. Vedi anche il mio articolo Come imparare a imparare a scuola.

Come strutturare un programma di apprendimento in autonomia

I progetti per l’apprendimento in autonomia sono efficaci se prevedono tutte le attività indicate di seguito. Alcune sono consequenziali, altre sono trasversali a tutto il percorso di apprendimento.

Il grado di strutturazione di ognuna delle 12 attività dipende dalle necessità della persona e dall’obiettivo formativo.

Ad esempio la strutturazione del progetto di apprendimento avrà caratteristiche diverse se l’obiettivo è acquisire informazioni su un determinato tema o al contrario imparare a svolgere una determinata attività. Nel primo caso sarà molto importante la fase di memorizzazione, nel secondo caso la pratica dell’attività che si vuole arrivare a padroneggiare.

Le principali attività di ogni processo di AA efficace sono quelle indicate di seguito. Per ognuna sono indicati anche una serie di esempi, non esaustivi (altri sono possibili a seconda dell’obiettivo e delle caratteristiche della singola persona).

Scegliere un obiettivo di apprendimento e mettere a punto un piano d’azione per raggiungerlo.

I piani d’azione di apprendimento in autonomia devono prevedere una obiettivo di apprendimento strutturato in sotto obiettivi e articolato in senso cronologico. La strutturazione di dettaglio può avvenire anche gradualmente, via via che si approfondisce la conoscenza del tema di interesse dei nostri stili preferiti di apprendimento e della possibile strutturazione del nostro ambiente di studio. Se si decide di imparare da un libro, i sotto obiettivi possono corrispondere semplicemente ai capitoli del libro. Questa fase iniziale include anche individuare il livello delle conoscenze e capacità già acquisite nell’ambito di interesse e la ricerca di finanziamenti per coprire gli eventuali costi del percorso di apprendimento.

Individuare e utilizzare le modalità di apprendimento preferite

Alcuni di noi preferiscono ad esempio imparare in affiancamento, altri leggendo in autonomia, altri ancora in contesti formali. Essere coscienti dei propri stili di apprendimento preferiti permette un apprendimento più rapido ed efficace.

Individuare e scegliere i possibili materiali di studio

Oggi la ricerca dei materiali avviene soprattutto su Internet (siti, articoli su Web, video, forum di discussione, etc.) ed è indirizzata soprattutto a risorse gratuite.

Scegliere come strutturare il proprio ambiente di studio e quali supporti allo studio utilizzare

Il luogo dove svolgere le attività di apprendimento varia a seconda delle possibilità e preferenze individuali. Può ad esempio essere una stanza silenziosa della propria abitazione dove sono disponibili un tavolo e una sedia, la sala di lettura di una biblioteca, un giardino, un mezzo di trasporto pubblico oppure un luogo di lavoro dove è possibile osservare persone che svolgono i compiti che vogliamo imparare, oppure ancora una combinazione di questi o altri ambienti. I supporti allo studio possono essere personal computer, carta e penna, evidenziatore, matita, temperamatite, etc.

Analizzare i materiali di studio

Questo può voler dire leggere dei libri, degli articoli, visionare dei video, ascoltare dei file audio, osservare in presenza persone che stanno svolgendo determinati compiti.

Estrarre i principali concetti e metodologie dai materiali di studio

Se il nostro obiettivo è acquisire informazioni su un determinato tema, questa fase prevede di individuare gli eventi o le caratteristiche salienti. Questa attività sarà facilitata da strategie quali evidenziare o sottolineare parti di testo, disegnare schemi, scrivere riassunti. Se invece vogliamo imparare a svolgere una determinata attività, in questa fase dovremmo individuare grazie ai materiali di studio i sotto compiti la cui esecuzione sincronizzata o in successione rende possibile l’esecuzione del compito principale, e per ciascuno di essi le teorie/principi che guidano l’azione, le metodologie utilizzate, le modalità di utilizzo di eventuali strumenti utilizzati. Vedi a riguardo il mio libro Come progettare e valutare per competenze nei corsi di qualifica professionale.

In questo secondo caso sarà utile predisporre delle griglie di osservazione e/o discutere con altri quali sono gli aspetti salienti di quello che si è osservato e ugualmente sintetizzare per iscritto gli elementi più importanti oppure assemblare spezzoni di video.

Supportare la memorizzazione di informazioni

Come abbiamo detto, questa fase è molto importante soprattutto se l’obiettivo è l’acquisizione di informazioni su un determinato tema. In questo caso sono utili alcune delle strategie già descritte al punto precedente quali ad esempio disegnare schemi e scrivere riassunti, più un certo numero di strategie aggiuntive quali ripetere a voce alta i concetti principali, parafrasare, scrivere formule, scrivere componimenti, rispondere a quiz a scelta multipla, mettere a punto filastrocche che aiutino a ricordare i termini più importanti.  Nel caso invece si intenda imparare a svolgere una determinata attività è utile guardare più volte i video soffermandosi sugli aspetti più importanti. Vedi anche il mio articolo Come imparare a imparare a scuola.

Esercitare quanto si si sta apprendendo

Questa fase è importante soprattutto quando si desidera imparare a svolgere una determinata attività. Questa fase può includere svolgere esercizi, discutere case studies, svolgere simulazioni, svolgere attività reale in affiancamento a un operatore competente, ma anche realizzare delle cose concrete quali ad esempio, a seconda dell’obiettivo, dipinti, piccoli macchinari, programmi di computer, oggetti di artigianato.

L’apprendimento di attività è facilitato dalla ripetizione di cicli composti da esecuzione, osservazione (che può essere auto osservazione e/o etero valutazione), valutazione della prestazione, programmazione del ciclo successivo cercando di migliorare ulteriormente evitando di ripetere i limiti emersi. È molto utile perciò predisporre griglie di osservazione e/o ottenere feedback da terzi (sul feedback da terzi vedi il punto nove).

Monitorare il proprio processo di apprendimento

Questo significa in particolare verificare giorno giorno che i sotto obiettivi di apprendimento vengono effettivamente raggiunti entro i tempi programmati, tenere traccia in un diario di indicatori quali ore di studio giornaliere, numero e tipo di esercizi svolti ogni giorno, risultati, numero di errori e difficoltà emerse, emozioni e livello di motivazione, etc.

Individuare e utilizzare fonti di feedback, condivisione e supporto

Ad esempio è possibile rivolgersi e creare reti con compagni di studio (anche tramite liste di discussione, siti specializzati con comunità virtuali, gruppi sul Facebook o LinkedIn), insegnanti a pagamento, coach, esperti di settore, colleghi competenti; raccontare le proprie esperienze su un proprio blog o profilo Facebook, creare un proprio canale e postare i propri video su YouTube.

Dimostrare e/o ottenere il riconoscimento di quanto appreso

Questo può prevedere mettere a punto un portfolio, chiedere il riconoscimento delle competenze acquisite dai dispositivi regionali laddove esistenti, ottenere una certificazione quale ad esempio la patente europea per il computer, richiedere l’ammissione ad associazioni professionali, etc.

Mettere in atto strategie contro la distrazione e la perdita di motivazione

Questo può prevedere ad esempio individuare i distrattori, mettere in atto strategie per ridurne l’impatto, promettersi e darsi dei premi al raggiungimento degli obiettivi programmati, visualizzare mentalmente i risultati positivi, applicare tecniche di rilassamento, svolgere attività fisica, partecipare a un gruppo di discussione, studiare con un amico, insegnare ad altri quanto si sta imparando, ridurre eventuali difficoltà di apprendimento modificando alcuni degli elementi descritti nei punti precedenti.

Lo svolgimento delle diverse attività è più facile ed efficace se si utilizzano metodologie specifiche e materiali strutturati.

 

Note: Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore © Leonardo Evangelista. Riproduzione riservata. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright. Collocato sul sito il 30 aprile 2013.

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