Cos’è l’occupabilità (per Orientatori)

 

Cos'è l'occupabilità
Cos’è l’occupabilità

Occupabilità è un concetto molto importante per gli orientatori. In questo articolo spiego cos’è l’occupabilità e in che modo gli orientatori ne promuovono il miglioramento

Una definizione di occupabilità

Ecco una definizione:

L’occupabilità è il valore di una persona sul mercato del lavoro.

Un sinonimo di occupabilità è impiegabilità.

Da cosa dipende l’occupabilità

L’occupabilità, cioè il valore di una persona sul mercato del lavoro, dipende da quattro fattori principali:

Gli effetti dell’andamento del mercato del lavoro sull’occupabilità

La stessa persona può avere una occupabilità diversa a seconda del livello di richiesta di figure professionali con le proprie caratteristiche.

Tale livello di richiesta può variare sulla base dell’andamento dell’economia, del numero del numero di persone con le stesse caratteristiche presenti nel mercato del lavoro, del numero di imprese sul territorio che utilizzano quella determinata figura professionale.

L’effetto sull’occupabilità delle caratteristiche stabili della persona

Una determinante dell’occupabilità sono le caratteristiche oggettive della persona. Ad esempio età, sesso, condizioni di salute, condizione familiare (ad esempio molti datori preferiscono donne senza figli piccoli), luogo di residenza (ad esempio i datori di lavoro preferiscono normalmente persone che abitano vicino)

Flessibilità della persona e occupabilità

La flessibilità personale è un’altra determinante molto importante dell’occupabilità. A seconda del tipo di impiego la flessibilità può essere relativa a disponibilità a fare straordinari, a lavorare in ore serali, a lavorare nei festivi, a fare trasferte, a svolgere anche mansioni diverse, etc.

Occupabilità e capacità professionali della persona

Il quarto elemento da cui dipende l’occupabilità sono le capacità di una persona di svolgere effettivamente e bene le mansioni a cui verrà adibita.

Queste capacità dipendono da una parte da a.) quelle che sono definite capacità trasferibili (o competenze trasversali) ad esempio capacità di collaborazione, organizzazione, leadership, etc. Vari autori aggiungono altre capacità sempre di natura personale quali ad esempio quelle metacognitive, ma qui non ci interessa sviluppare questo tema.

D’altro lato le capacità professionali di una persona dipendono dal b.) bagaglio di preparazione teorica (sapere come si fa una determinata cosa) e pratica (saperla fare effettivamente) che la persona ha acquisito durante il proprio percorso formativo e professionale.

L’occupabilità in sintesi

Sulla base di queste considerazioni, siamo in grado di rispondere alla domanda cos’è l’occupabilità riformulando la definizione iniziale:

  • L’occupabilità è il valore di una persona sul mercato del lavoro risultante dalla propria preparazione ed esperienza formativa e lavorativa.

E’ chiaro, sulla base di questa descrizione, che l’occupabilità non è un valore effettivamente misurabile, ma piuttosto un concetto di ordine generale.

Si parla così di occupabilità ‘bassa’ ‘alta’, ma soprattutto il termine viene utilizzato per invitare le persone a ‘migliorare la propria occupabilità’ e a ‘occuparsi della manutenzione della propria occupabilità’.

Come aumentare l’occupabilità

Una volta definito cos’è l’occupabilità, possiamo chiederci in quali modi un orientatore può aiutare i propri clienti / utenti a migliorare la propria occupabilità.

Alcune delle componenti dell’occupabilità sono predeterminate. Ad esempio

  • la richiesta del mercato (punto 1),
  • le caratteristiche personali stabili (punto 2) sono date.
  • Spesso anche le preferenze individuali in termini di flessibilità (punto 3) sono stabili (cioè la persona normalmente non è disponibile a cambiare le proprie disponibilità lavorative, anche quando questo comporta rimanere disoccupati).

Possiamo chiederci in che misura le capacità trasferibili (punto 4.a.) siano un elemento stabile della personalità oppure siano modificabili (cioè apprendibili), e con che tipo di training. In Europa (contrariamente al Nord America) la formazione per il miglioramento delle capacità trasferibili è poco diffusa, per questo motivo si tende a considerare anche questo aspetto come dato.

Perciò l’orientatore, quando vuole aiutare una persona a migliorare la propria occupabilità, pone normalmente l’enfasi su quelle componenti dell’occupabilità che la persona può e vuole modificare, vale a dire i livelli di preparazione pratica e teorica.

Quando l’orientatore parla di ‘aumentare la propria occupabilità’ invita cioè la persona a imparare cose nuove, attraverso corsi, tirocini, studio individuale.

L’aumento dell’occupabilità (inteso nel senso di apprendimento di cose nuove) è così una delle due leve (l’altra è il miglioramento delle tecniche di ricerca di lavoro) che le persone hanno a disposizione per trovare un lavoro.

Occupabilità e tecniche di ricerca di lavoro costituiscono così i due grandi filoni di intervento degli orientatori.

L’occupabilità è un concetto importante, per questo è utile che gli orientatori spieghino ai propri utenti clienti cos’è l’occupabilità e in quali modi possono aumentarla.

Altre definizioni di occupabilità

Alcuni autori inseriscono nel concetto anche la capacità di cercare lavoro:

  • Employability is the ability to gain and retain fulfilling work.

(fonte: Harvey, L., 2004-5, Analytic Quality Glossary, Quality Research International).

Una definizione di questo tipo ci sembra però tolga valore euristico al termine, perché non evidenzia il motivo principale (l’enfasi sul continuo apprendimento) che ne giustifica la diffusione.

Perché è utile spiegare ai nostri utenti cos’è l’occupabilità e come aumentarla

Quello di occupabilità è un concetto relativamente nuovo. Qual è il motivo della sua diffusione?

In un contesto in cui la maggior parte dell’impiego e delle assunzioni avvengono a tempo indeterminato e i licenziamenti individuali sono impossibili le persone non sono obbligate a preoccuparsi di aumentare continuamente il proprio valore sul mercato.

Una volta che la persona ha trovato un lavoro, anche in caso di obsolescenza professionale avrà poche probabilità di perdere il lavoro e l’aumento delle proprie capacità professionali può essere delegato all’impresa.

Purtroppo in Italia e in molti altri Paesi industrializzati le assunzioni a termine sono state liberalizzate o sono soggette a pochi vincoli, e al momento costituiscono la parte di gran lunga predominante.

Se ogni 6-12 mesi è necessario trovare un nuovo lavoro il miglioramento continuo del proprio valore sul mercato (cioè la manutenzione della propria occupabilità) diventa allora un elemento fondamentale per non rimanere disoccupati.

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Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993.  Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.

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