È assai difficile, per un non addetto ai lavori, capire quale parte del corpo venga ripresa con una ecografia, e assolutamente impossibile capire se c’è una condizione patologica. Eppure individuazione degli organi e diagnosi sono in genere assai facili per gli ecografisti.
Il motivo è che gli ecografisti hanno dei modelli (in questo caso visivi) memorizzati nella propria mente: una determinata configurazione ideale di contorni e chiaroscuri indica un determinato organo, e determinati chiaroscuri al suo interno indicano specifiche condizioni patologiche.
Durante l’ecografia, il medico ecografista va in cerca e cerca di riconoscere i modelli e le configurazioni che ha memorizzati.
Lo stesso meccanismo opera in tutte quelle professioni dove sia necessario diagnosticare.
Ad esempio nella consulenza di carriera l’operatore fa una diagnosi del problema e un’analisi dell’impiegabilità del cliente.
Se non avesse modelli mentali di riferimento, il lavoro del consulente di carriera sarebbe assai più lungo e assai meno efficace.
La formazione, per essere efficace, deve innanzitutto fornire agli operatori modelli da utilizzare nella propria pratica. Stare in aula a sedere ad ascoltare qualcuno che parla di per sé non è abbastanza.
L’operatore riflessivo può anche elaborare dei modelli da solo, ma il processo richiede molto più tempo che seguire un programma di formazione. Prova a pensare a un ecografista costretto a sviluppare modelli mentali di organi e relative patologie esclusivamente dalla propria esperienza.
Nella consulenza di carriera i modelli mentali da sviluppare sono in numero più limitato e più semplici di quelli degli ecografisti, ma seguire una formazione efficace fa ugualmente la differenza.
Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. Leggi Informativa privacy, cookie policy e copyright.