L’esperienza degli operatori di orientamento nel labirinto di Gol Garanzia di Occupabilità Lavoratori

 

Dentro il labirinto di Gol Garanzia di Occupabilità Lavoratori. L’esperienza degli operatori di orientamento è un libro che ho pubblicato nel giugno 2024.

Il libro descrive i risultati di una ricerca condotta nel 2023 e 2024 sugli operatori di orientamento coinvolti nel programma GOL. I risultati sono commentati da Sergio Bevilacqua, Sara Cortese, Francesco Giubileo, Cristina Muzzolon.

La ricerca è scaricabile da questo link Dentro il labirinto GOL_compressed

La registrazione della diretta YouTube con cui è stata presentata la ricerca è disponibile al link https://www.youtube.com/live/X3_q3sSlNEw

Qui di seguito riporto una sintesi dei principali risultati.

I principali risultati della ricerca

Questa ricerca, condotta in due fasi nel 2023 e poi nel 2024, rileva il vissuto degli operatori di orientamento coinvolti nel programma GOL, Garanzia di Occupabilità Lavoratori.

Il programma, che fa parte del PNRR, intende riqualificare persone inoccupate e disoccupate, e prevede di svolgere colloqui di orientamento con 3 milioni di persone entro il 2025.

I 139 operatori che hanno partecipato hanno compilato un questionario online producendo (e poi spiegando) tre metafore relative al programma GOL, alle persone coinvolte nel programma, al loro ruolo.

Voglio evidenziare che i partecipanti alla ricerca si sono autoselezionati, non costituiscono, cioè, un campione rappresentativo dei punti di vista del totale degli operatori di orientamento italiani impegnati nel programma GOL.

l programma GOL nel vissuto degli operatori

Più della metà dei rispondenti, sia nel 2023 che nel 2024, ha prodotto una metafora negativa. Il riferimento più comune è stato al labirinto, ma gli operatori hanno fatto riferimento anche a prigione, vicolo cieco, carrozzone, palude, barca alla deriva, carne trita, una bella macchina fiammante che non funziona, letame, odissea, lotta contro mulini a vento, un cucchiaio coi buchi, una Caporetto, un elefante fra le sabbie mobili, etc.

Le valutazioni negative sono spiegate con riferimento soprattutto alla complessità normativa e delle procedure, e al caos organizzativo relativo all’avvio.

Un rispondente (46) scrive: Ci sono moltissime procedure, documenti (molte di più rispetto alla Dote Unica) da seguire, ma le procedure non sono sempre chiare, a volte i sistemi non funzionano, è necessario scrivere ticket ai sistemi di Regione per ricevere risposte su punti non chiari, ma le risposte non sono esplicite, ma sono spesso un rimando ad altra documentazione. Praticamente ci si muove in una sorta di labirinto da cui è difficile trovare la via di uscita per erogare i servizi correttamente.

E un altro (36): Da settembre ci sono state 6 revisione dell’avviso e 10 faq da 30 pagine e 50 news.

L’analisi dell’evoluzione della percezione riguardo a GOL dà risultati contrastanti. Dal 2023 al 2024 le valutazioni positive del programma sono passate dal 10 al 20%, tuttavia come già detto le valutazioni negative rimangono sopra il 50%. Le valutazioni dei (pochi) operatori che hanno risposto al questionario sia nel 2023 che nel 2024 sono invece peggiorate.

Alcune risposte offrono indicazioni ulteriori sui motivi di insoddisfazione (il numero fra parentesi è l’identificativo del rispondente):

  • La profilazione da parte dei CPI è a volte errata, 6
  • L’algoritmo di GOL porta a indirizzare gli utenti in direzioni improduttive 24, 182
  • I CPI lavorano sulla quantità invece che sulla qualità 167
  • Alcuni utenti vengono inseriti nei corsi solo per fare numero, 6
  • Mancano offerte formative o sono state attivate in ritardo, 29, 39, 140, 149
  • Le offerte formative non rispondono alle esigenze del mercato del lavoro 19, 24, 142, 182
  • I corsi assegnati ai disoccupati sono poco efficaci per migliorare le loro competenze 117, 179
  • I corsi assegnati ai disoccupati sono lontani dai loro interessi 134
  • L’orientatore non è supportato dalla rete e dalle politiche attive e passive 147, 155
  • Le imprese non sono coinvolte 176
  • Mancano opportunità lavorative, 29

Gli utenti del programma GOL

Gli operatori sono colpiti soprattutto dall’eterogeneità e dalla fragilità degli utenti. Altri operatori segnalano passività, ignoranza sul programma, la partecipazione obbligata ai colloqui di orientamento. Infine, il fatto che alcuni utenti siano più interessati al sostegno al reddito che al reinserimento lavorativo.

Sono come dei bambini. Gli utenti che intercetto sono spesso molto fragili, in cerca di forte sostegno. Incontro persone senza una dimora fissa o con scarsa igiene, mamme completamente sole con figli piccoli da sostenere, molti non conoscono la nostra lingua. In tutti c’è la speranza di essere finalmente accolti e presi in carico da un servizio, di non essere più soli nella loro fatica quotidiana di ricerca del lavoro, ma anche di cercare di soddisfare i bisogni primari. Mi ricordano in questo senso i bambini, bisognosi di sostegno e di una guida per renderli autonomi. (12)

Un gregge. Qualcuno tenta di “scappare” qualcuno è più pronto per andare “da qualche parte” (49)

Gli operatori nel programma GOL

Pur lavorando in un programma che viene percepito con grossi limiti, e con utenti fragili, gli operatori che ritengono di poter fare la differenza sono circa il doppio degli operatori demoralizzati. Dal 2023 al 2024 la percentuale degli operatori che ritiene di poter ottenere dei risultati diminuisce di 17 punti (dal 67 al 40%).

Coniglio nel cilindro. Lavoriamo sotto pressione ma il nostro impegno è fornire all’utente qualità del servizio, nonostante scontiamo i problemi che ho descritto nelle metafore precedenti; pertanto, dobbiamo sempre tirar fuori una soluzione ingegnosa è competente ai vari problemi che ci si presentano (167).

Don Chisciotte. Lotto contro i mulini, oppure faccio la guerra con le pistole ad acqua. Ma ci metto tutto il mio impegno lo stesso per cercare di attivare un cambiamento (173).

Goccia nell’oceano. Quello che facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma l’oceano senza quella goccia sarebbe più piccolo. (Madre Teresa di Calcutta) (39).

Gli impotenti:

Una catena di montaggio. A volte mi pare di essere l’ingranaggio di una catena di montaggio troppo lunga (132)

Le scale di Escher. Apparentemente sembra che tutto vada in una direzione logica, se guardi con più attenzione vedi che è uno spazio in cui coesistono più piani di realtà: quella dei CPI, che puntano ai numeri, quella delle agenzie, che guardano al fatturato, e quella degli utenti, che guardano al presente ma non vedono un futuro (139)

Sisifo. Per le difficoltà che incontro (141).

Le insoddisfazioni degli operatori in sintesi

In sintesi, l’insoddisfazione degli operatori è dovuta a due motivi principali.

Il primo è che con molti utenti gli operatori non hanno tempo sufficiente per svolgere il loro lavoro: la compilazione di documenti amministrativi toglie tempo alla componente orientativa del colloquio; inoltre, le ore totali di orientamento da destinare a ogni utente vengono decise in misura predominante da un algoritmo e non da quanto l’operatore ritenga opportuno.

Il secondo motivo è che non sempre sono disponibili opportunità formative che permettano di aumentare in modo sostanziale l’occupabilità dei propri utenti. Possiamo dire che in questi casi gli operatori di orientamento si trovano ad agire come medici senza farmaci.

Il caso dei liberi professionisti

Per gli operatori che lavorano come liberi professionisti c’è un ulteriore motivo di insoddisfazione, l’esiguità dei compensi.

Il compenso orario riconosciuto dal Ministero del lavoro alle agenzie formative e alle agenzie per il lavoro che svolgono colloqui GOL è di circa 38 euro/h, più un premio una tantum in caso di assunzione. Agli operatori liberi professionisti vengono spesso assegnati i casi più difficili (perciò con scarse possibilità di ottenere l’indennità premiale) e un compenso orario intorno ai 20 euro/h per ora di colloquio, che include  anche i costi di viaggio e le attività di back office, e che non viene pagato nel caso, abbastanza frequente (10-20% dei casi), in cui l’utente non si presenti al colloquio.

Su questo aspetto, che mortifica la professionalità degli operatori e allontana da GOL i più capaci, sarebbe opportuno un intervento del Ministero del lavoro, da una parte aumentando i compensi orari per le agenzie, e dall’altra prevedendo un compenso minimo sostanzialmente più alto (almeno 40 euro/h) per chi lavora come libero professionista, oppure che le attività GOL possano essere svolte solo da operatori con contratto di lavoro dipendente (anche a termine).

 

Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. Riproduzione riservata. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.