Repubblica di oggi racconta le vicende di una fabbrica del bolognese, gestita dagli ex dipendenti, che dopo una serie di esperienze negative coi giovani ha deciso di assumere ultra cinquantenni.
“In loro abbiamo ritrovato la dedizione, la serietà e la voglia di lavorare che avevamo noi quando abbiamo mosso i primi passi in azienda”. Carla Gherardi, presidente diArpa Lieviti di Ozzano, spiega così la decisione, presa di recente, di assumere due lavoratori ultracinquantenni, rimasti fino a questo momento senza un lavoro stabile. “Ma non è che siamo contro i giovani, sia chiaro – continua – Dopo aver incontrato e provato altri 5-6 lavoratori, anche molto più giovani, siamo stati portati a scegliere i due con più esperienza”.
Una scelta “contro tendenza”, sottolinea l’azienda, che già di suo è abbastanza inusuale, se così si può dire. La storica azienda di Ozzano, che produce lieviti e preparati per la cucina, dal 2018 è passata infatti sotto il controllo dei suoi ex dipendenti, che hanno comprato la società dall’ultimo proprietario. Oggi conducono l’azienda, che per fortuna va bene, e ovviamente decidono anche le assunzioni da fare.
Solo che per tutto il 2022 l’Arpa ha provato vari candidati per due impieghi, uno nei magazzini e uno in produzione, inquadrando con contratti di prova diversi ragazzi che però, per vari motivi, hanno poi abbandonato il mestiere (tra cui uno spicca per fantasia: “Uno di questi ci ha detto che doveva tenere aperti i suoi chakra e quindi non poteva lavorare al chiuso, è andato via dopo quattro giorni”, racconta la presidente).