Il web è morto, viva il web

Come cambia il ruolo dei contenuti nell’era dell’intelligenza artificiale generativa

Per anni, il web è stato uno spazio privilegiato per la ricerca, l’approfondimento e la condivisione del sapere. Ogni domanda avviava un percorso fatto di link, pagine, articoli e fonti da confrontare. Un ecosistema complesso e, nella sua varietà, arricchente.

Oggi questo modello è in profonda trasformazione. L’avvento dell’intelligenza artificiale generativa – con strumenti come ChatGPT, Gemini e Perplexity – ha introdotto un nuovo paradigma: l’accesso all’informazione non avviene più tramite la navigazione, ma attraverso risposte sintetiche, immediate, pronte all’uso.


Un cambiamento strutturale del comportamento degli utenti

Sempre più persone non usano più i motori di ricerca tradizionali per esplorare il web. Si rivolgono direttamente a un sistema di IA, ottengono una risposta in pochi secondi e si fermano lì. Il processo di consultazione di più fonti, di confronto e verifica, tende a ridursi. Questo ha impatti significativi su:

  • i siti web che vivono di traffico, pubblicità o visibilità organica;

  • i professionisti e le organizzazioni che investono nella produzione di contenuti di valore;

  • le attività SEO, sempre più marginalizzate da risposte generate senza rimandi diretti;

  • il ruolo dei motori di ricerca, oggi meno centrali nel ciclo dell’informazione.


L’IA si nutre del web, ma non lo valorizza

Il paradosso è evidente: i modelli generativi si formano e operano grazie ai contenuti presenti online, ma spesso non restituiscono visibilità o credito a chi quei contenuti li ha prodotti. Le fonti sono raramente citate, i link sono limitati, e l’autorialità si perde all’interno di risposte generaliste.

In questo scenario, i creatori di contenuti si trovano a dover ripensare la propria strategia: non è più sufficiente pubblicare contenuti ben fatti e sperare nel traffico organico. La disintermediazione operata dall’IA sposta il valore altrove.


Due strategie possibili per chi crea contenuti

In questo nuovo contesto, le strategie più efficaci non sono tecniche, ma relazionali e tematiche:

  1. Coltivare un canale diretto con il proprio pubblico
    Newsletter, community, social media ed eventi diventano strumenti fondamentali per mantenere una relazione con le persone interessate ai propri contenuti, bypassando l’intermediazione degli algoritmi.

  2. Proporre contenuti originali e poco trattati
    Gli articoli che affrontano argomenti di nicchia o offrono prospettive realmente distintive hanno maggiori probabilità di essere linkati o citati, anche all’interno di risposte IA. Inoltre, restano più facilmente tracciabili e associabili all’autore.


Conclusioni

L’ecosistema digitale sta cambiando in modo profondo. L’intelligenza artificiale generativa modifica le modalità di accesso all’informazione e impone a chi produce contenuti una riflessione strategica: come continuare a essere visibili, utili, sostenibili.

Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993 e di formazione dal 2004. Riproduzione riservata. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.