Quali sono i requisiti di legge per Orientatore?

Se vuoi conoscere chi può fare orientamento e quali sono i requisiti di legge per lavorare come orientatore sei nella pagina giusta. Te lo spiego rispondendo a un messaggio che mi è arrivato via email.

Ciao Leonardo,

ti scrivo perché vorrei sapere quali sono i requisiti per svolgere attività di Orientatore come libero professionista con partita IVA. E poi anche come Orientatore per conto di altri soggetti come agenzie per il lavoro o agenzie formative. E’ necessario iscriversi a qualche associazione o farsi rilasciare un tesserino di Orientatore?

Grazie in anticipo,   Marco.

I requisiti per lavorare come Orientatore pagato direttamente dal cliente finale

Ciao Marco,

grazie per la tua richiesta. Ti rispondo volentieri perché sul tema girano molti malintesi.

Innanzitutto quella dell’Orientatore (contrariamente a medico, psicologo, biologo, etc.) è una professione non regolamentata, perciò per lavorare come libero professionista pagato direttamente dal cliente a cui eroghi orientamento non sono richiesti requisiti di legge specifici, chiunque la può svolgere.

La stessa cosa vale per professioni che hanno nomi simili, ad esempio consulente di orientamento, consulente di carriera, operatore di orientamento, job coach. Sono nomi diversi che indicano la stessa attività: aiutare le persone (in genere disoccupate) a inserirsi nel mondo del lavoro fornendo informazioni o consulenza. Come sai (lo scrivo per chi legge questo articolo) le attività principali degli Orientatori (e delle altre figure con nomi simili) sono erogare informazioni o fare consulenza sulla ricerca di lavoro, sulla scelta di una professione,  sulla scelta di un percorso di studi o di formazione.

La regolamentazione delle professioni non regolamentate

Le professioni non regolamentate sono normate dalla legge 4/2013. La legge-4-2013 prevede che chi svolge professioni non regolamentate deve inserire nelle fatture di vendita la scritta: “Professione esercitata ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 (G.U. n.22 del 26-1-2013)”

La 4/2013 prevede fra le altre cose che le persone che svolgono professioni non regolamentate possano costituire delle associazioni professionali; quelle che lo desiderano, possono chiedere di essere elencate sul sito del Ministero dello sviluppo economico (abbreviato in MISE). Queste associazioni possono prevedere specifici requisiti per l’iscrizione e rilasciare attestazioni di qualità ai propri iscritti. La legge 4/2013 afferma che la partecipazione a tali associazioni è libera e non è in alcun caso obbligatoria per svolgere la professione desiderata.

In sintesi, puoi farti stampare biglietti da visita, tesserini, o sviluppare un sito dove accanto al tuo nome c’è scritto Orientatore e iniziare a lavorare con partita IVA senza requisiti specifici previsti dalla legge, lo può fare chiunque.

L’iscrizione ad associazioni di Orientatori è una garanzia di qualità?

Come ti dicevo un attimo fa, le associazioni professionali costituite sulla base della legge 4/2013 possono rilasciare attestazioni di qualità ai propri iscritti.

In  che misura l’appartenenza a una associazione di Orientatori e il possesso di una attestazione di qualità è una garanzia di professionalità?

Fai attenzione: il Consiglio di Stato, nella sentenza sentenza n. 012732016 del 22-01-2019, con riferimento all’elenco delle associazioni non riconosciute tenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico (abbreviato in MISE) secondo quanto previsto dalla Legge 4-2013 sulle professioni non riconosciute ha affermato al punto 13 che:

Quindi gli uffici del MISE, secondo il dettato legislativo, non eseguono un effettivo e penetrante intervento valutativo sull’istanza presentata [dall’associazione che chiede l’inserimento nell’elenco], ma eseguono una mera attività di acclaramento circa la completezza documentale della domanda proposta dall’associazione, spingendosi non oltre la verifica circa la presenza di tutti i contenuti richiesti dalla l. 4/2013 nella domanda stessa, non potendo dunque indagare sulla reale applicazione di quanto dichiarato dall’associazione e dai suoi iscritti circa il tipo di attività svolta e gli adempimenti necessari per essere inserita nell’elenco.

Il significato della sentenza del Consiglio di Stato

Dunque l’accoglimento della richiesta di inclusione nell’elenco del MISE non ha alcun valore ‘autorizzativo’ all’esercizio di quella specifica professione né ha il valore di un ‘riconoscimento’ dell’utilità o legittimità della professione medesima, né della professionalità degli iscritti.

Un esempio

Per essere più chiaro, è possibile ottenere l’iscrizione nell’elenco del MISE (a condizione che la documentazione richiesta sia completa) anche di professioni fantasiose quali da esempio l’Associazione dei Druidi di Odino, impegnati in pratiche magiche e sacrifici rituali. L’associazione avrà un proprio atto costitutivo, statuto, un comitato di gestione, un collegio dei probiviri, e potrà avere un codice di condotta, un sito internet, sede nazionale e regionali, una struttura che svolge periodiche attività formative (che so, sulla magia nera Irlandese), uno ‘sportello del cittadino’ a cui gli utilizzatori dei riti magici inefficaci potranno rivolgersi per doglianze. L’associazione potrà addirittura rilasciare ai propri iscritti un ‘certificato di qualità’. Ma tutta questa impalcatura non assicura di per sé che la professione sia ‘legittima’, ‘riconosciuta’, utile o che le pratiche magiche poste in essere dagli iscritti che hanno ricevuto l’attestazione di qualità avranno successo. Alla luce della pronunzia del Consiglio di Stato, le associazioni iscritte all’elenco del MISE dovrebbero guardarsi bene dal pubblicizzare l’iscrizione come un riconoscimento della loro professione o della loro associazione.

Leggi anche Associazioni di operatori di orientamento. C’è da fidarsi?  

Quali sono i requisiti per lavorare come Orientatori presso agenzie per il lavoro e agenzie formative?

Riguardo alla domanda sui requisiti per lavorare per agenzie per il lavoro e agenzie formative, voglio spiegare, per chi ci legge, che l’Orientatore può lavorare non solo come libero professionista pagato da chi utilizza il suo servizio, ma anche in altri contesti. Ad esempio l’Orientatore può lavorare presso:

  • scuole e università
  • agenzie formative e agenzie per il lavoro
  • cooperative sociali
  • centri per l’impiego
  • Informagiovani e informalavoro
  • associazioni varie di natura sindacale e benefica.

Se vuoi approfondire dove possono lavorare gli orientatori ti suggerisco di leggere il mio articolo Dove lavora un Orientatore?

Agenzie formative e agenzie per il lavoro svolgono orientamento soprattutto grazie a finanziamenti pubblici. In questo caso per svolgere attività di orientamento possono essere richiesti requisiti specifici. Lo stesso discorso vale per lavorare in altri ambiti.

Dove trovare i requisiti specifici per lavorare come Orientatore

Ad esempio requisiti specifici per svolgere attività di orientamento sono o possono essere previsti:

  • dal contratto di lavoro delle agenzie formative e delle cooperative sociali
  • dalle normative regionali che finanziano attività di orientamento in agenzie per il lavoro, agenzie formative e altri soggetti accreditati per il lavoro (le normative variano da regione a regione)
  • da bandi pubblici che assegnano progetti per lo svolgimento di attività di orientamento a cooperative sociali
  • da avvisi pubblici per incarichi individuali per svolgere attività di orientamento ad esempio presso sportelli Informagiovani e Informalavoro
  • dalla normativa nazionale relativa alle agenzie per il lavoro.

I requisiti richiesti variano, ma sono diversi dall’iscrizione ad associazioni o ad albi o registri tenuti da soggetti privati.

I requisiti per l’Orientatore formativo e professionale lombardo

Solo per farti un esempio, al momento in cui scrivo per svolgere in Lombardia il ruolo di Orientatore formativo e professionale nelle agenzie formative è necessario una delle combinazioni seguenti:

  1. diploma di laurea in psicologia o scienze dell’educazione o equipollenti;
  2. diploma di laurea accompagnato da formazione specifica nell’ambito dell’orientamento o del counseling o esperienza almeno annuale nell’attività di tutoring, orientamento o counseling;
  3. diploma di scuola secondaria superiore o diploma Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) ed esperienza almeno triennale nell’attività di tutoring, orientamento o counseling.

L’iscrizione ad una associazione o una tessera dove accanto al tuo nome c’è scritto Orientatore, come puoi vedere, non serve.

Come formarsi per lavorare come Orientatore?

Anche se per lavorare come Orientatore libero professionista non sono previsti requisiti di legge, è ovviamente necessario che se vuoi svolgere questa attività devi aver acquisito determinate conoscenze e capacità.

Innanzitutto ti serve una buona cultura generale e possibilmente una laurea in psicologia del lavoro o in scienze della formazione, in seconda battuta sono utili anche lauree in sociologia, economia e commercio, giurisprudenza. Puoi diventare un buon Orientatore anche con lauree di altro tipo o addirittura senza una laurea (ma in questo caso serve una precedente significativa esperienza nel mondo del lavoro), ma più ti allontani dalle lauree in psicologia del lavoro e scienze della formazione  e maggiori sono le cose che dovrai imparare.

Alla laurea devi aggiungere una formazione specifica relativa alle conoscenze e alle tecniche dell’orientamento. Queste tecniche ti permettono ad esempio di gestire un colloquio facendo sì che la persona si senta ascoltata e acquisti fiducia in te, di valutare quali professioni una persona potrebbe svolgere sulla base delle sue caratteristiche, quante probabilità ha una persona di trovare lavoro, quali sono le opportunità formative più adatte.

Fra i miei corsi, descritti a questa pagina, puoi trovare quelli più adatti a te. Il corso più completo è il mio Master in Orientamento degli adulti, che si svolge a distanza via webinar.

Un’altra possibilità è il corso a distanza con videolezioni La Cassetta degli attrezzi per l’orientamento.

Per approfondimenti su chi può lavorare come Orientatore ti rimando al mio ebook Professione Orientamento acquistabile su Amazon.

FORMAZIONE GRATUITA PER ORIENTATORI E FORMATORI

 

Questo articolo spiega quali sono i requisiti di legge necessari per poter svolgere l’attività di Orientatore. Per maggiori informazioni è possibile contattarmi scrivendo a l.evangelista@orientamento.it

Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. L’articolo rispecchia le informazioni in possesso dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.

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