Tempo perso: autocandidature in bottiglia nel grande oceano di LinkedIn

Scrivere una richiesta di aiuto e lanciarla in mare dentro una bottiglia era l’ultimo gesto, disperato, dei naufraghi. Gesto disperato perché non c’era alcuna certezza che la bottiglia sarebbe arrivata su una spiaggia di un luogo abitato, né che sarebbe stata notata da qualcuno, né, infine, che l’eventuale lettore del messaggio sarebbe stato in grado di attivarsi per salvare i naufraghi. La gran parte dei messaggi in bottiglia andava persa, e i pochi che venivano trovati in genere non permettevano il salvataggio, ad esempio una richiesta di aiuto lanciata nel 1784 è stata letta nel 1935, e, in tempi più recenti, un messaggio lanciato in bottiglia nel 2016 è stato letto nel 2022.

L’analogia mi viene in mente quando su LinkedIn vedo postati messaggi del tipo: ‘Sono affidabile e motivato, cerco lavoro come magazziniere’. Quello che mi chiedo è: DOVE cerchi lavoro? E QUANTE SONO le probabilità che il tuo messaggio venga letto da un datore di lavoro o un recruiter della zona dove abiti? E che quel recruiter stia effettivamente cercando un magazziniere? Secondo me minime.

Lo stesso discorso vale anche per i vari gruppi per raccolta e scambio CV attivati su LinkedIn.

Invece di lanciare autocandidature alla disperata nell’oceano, puoi impiegare il tuo tempo in modo più produttivo inviando autocandidature mirate via LinkedIn o email ad aziende alla tua zona. Puoi individuarle utilizzando il piano a pagamento Sales Navigator di LinkedIn, oppure siti come www.registroimprese.it o www.paginegialle.it.

Se non sai  come fare puoi leggere la mia Guida dedicata alla ricerca di lavoro.

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Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. Leggi Informativa privacy, cookie policy e copyright.