Ancora un esempio di storytelling facilitato dai siti di intelligenza artificiale. Il prompt è stato il seguente:
Scrivi una storia di natale (circa 4000 caratteri ) per fare gli auguri agli operatori di un centro per l’impiego.
Ecco lo svolgimento, con minime modifiche:
Una luce al Centro: una storia di Natale
Mancavano tre giorni a Natale, e il piccolo paese di San Colombano era avvolto da un manto di neve. Il Centro per l’Impiego del paese, solitamente un luogo frenetico e brulicante di persone, era tranquillo e silenzioso. Gli operatori avevano concluso la loro giornata, ma un’insegna luminosa ancora brillava: “Qui costruiamo il futuro”.
Maria, una giovane operatrice, era l’ultima a lasciare l’ufficio. Era rimasta per sistemare alcuni documenti e preparare una relazione per l’anno nuovo. Il suo lavoro, pensava, era spesso invisibile agli occhi di molti, ma per lei aveva un valore profondo. Ogni curriculum migliorato, ogni sorriso di un utente che aveva trovato il proprio posto nel mondo, erano il suo vero dono quotidiano.
Mentre chiudeva la porta, sentì un lieve tintinnio. Si girò e vide un uomo avvolto in un cappotto logoro, con una lunga sciarpa rossa. Aveva un sacco sulle spalle e un sorriso caldo. “Buona sera, Maria”, disse con voce calma.
Maria era sorpresa. “Ci conosciamo?” chiese.
“Oh, in un certo senso. Sono passato tante volte da questo Centro, anche se forse non mi hai mai notato. Ma non sono qui per chiedere aiuto. Stasera sono qui per portare un regalo speciale.”
Maria guardò l’uomo con curiosità. Lui aprì il sacco e ne estrasse una piccola lanterna dorata, che sembrava emettere una luce calda e pulsante. “Questa è la Lanterna della Speranza”, spiegò. “Si accende nei luoghi dove la dedizione, la pazienza e l’ascolto trasformano la vita delle persone.”
“Non capisco… Perché portarla proprio qui?” domandò Maria.
L’uomo sorrise. “Perché tu e i tuoi colleghi siete come piccole luci che brillano nelle giornate più buie delle persone. Quando qualcuno entra qui, porta con sé incertezze, dubbi e paure. Ma voi sapete ascoltare, guidare e incoraggiare. Questo non è solo un Centro per l’Impiego: è un luogo dove si ricostruisce la speranza.”
Maria si sentì pervadere da una dolce emozione. Pensò a tutte le storie che aveva ascoltato durante l’anno: il padre di famiglia che aveva trovato un nuovo lavoro dopo mesi di disoccupazione, la giovane ragazza che aveva scoperto la sua vocazione, l’anziano artigiano che, grazie al loro aiuto, aveva deciso di trasmettere il suo mestiere ai giovani.
“Grazie…” mormorò, commossa. “Ma chi sei tu, davvero?”
L’uomo si limitò a sorridere e, con un cenno della mano, si allontanò nella neve, lasciando Maria con la lanterna tra le mani. Quando lo cercò con lo sguardo, era già scomparso.
Alla ripresa dell’attività, Maria mise la lanterna sulla scrivania principale. I suoi colleghi, al ritorno dopo la pausa natalizia, furono subito attratti dalla sua luce particolare. Uno dopo l’altro, raccontarono le storie che li avevano più colpiti durante l’anno. Con ogni racconto, la luce della lanterna sembrava diventare più intensa, come se si alimentasse delle speranze e dei successi delle persone che avevano aiutato.
Da quel giorno, la Lanterna della Speranza divenne il simbolo del Centro per l’Impiego di San Colombano. Ogni anno, alla Vigilia di Natale, Maria e i suoi colleghi si riunivano intorno a essa per condividere i momenti più belli del loro lavoro e per ricordare che, anche nei momenti più difficili, ogni piccolo gesto può fare una grande differenza.
E così, anche in quel Natale, la luce continuò a brillare, ricordando a tutti che la speranza è il dono più prezioso che si possa offrire.
Auguri di cuore a tutti voi, operatori del Centro per l’Impiego, che ogni giorno accendete una luce di speranza nelle vite delle persone!
Articolo contenuto sul sito www.orientamento.it. Autore Leonardo Evangelista. Leonardo Evangelista si occupa di orientamento dal 1993. Riproduzione riservata. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy, cookie policy e Copyright.